sabato 4 agosto 2012

Accoglienti e placidi come il mare


Ci sono sensazioni che rimangono nell'aria, basta attraversare una piazza, entrare in una stanza dove non ci si recava da tempo, vedere il cielo di un colore particolare, e subito tutto un mondo passato riaffiora in un secondo, senza il tempo di rifletterci o di ricordare, è già tutto lì, come un flashback immediato.

I ricordi che tornano appaiono sempre con l'immagine dell'ambivalenza: alle volte ti fanno sorridere, altre provare una profonda amarezza, perché le cose non sono sempre andare come si sperava. Ma meglio così in effetti.

Le delusioni sono il cuore della rinascita e permettono di capire che non è possibile controllare ogni cosa, che non sapremo mai come andrà, e che quindi, anche nelle situazioni disperate, in realtà vive sempre una speranza imprevedibile di cambiamento e vita.

Da ogni esperienza si impara così a trarre il meglio e il peggio insieme, senza distinzioni, perché tutto insegna, fa crescere e un domani forse ci avrà reso delle persone con delle doti maggiori e una prospettiva più ampia.

Infatti è sempre solo una questione di prospettiva.

Come dice il Dalai Lama, di problemi ne abbiamo tutti, ma siamo tutti anche sufficientemente intelligenti per guardarli da un'altra prospettiva e comprendere che ogni problema è anche un'opportunità, basta osservarlo dal lato giusto.

Se la serenità definitiva non esiste - significherebbe lasciarsi scorrere le cose addosso - la dote di vivere in un percorso di arricchimento è un dono prezioso che ognuno possiede. Come diceva Eraclito, panta rhei, tutto scorre, è impossibile mettere i piedi due volte nello stesso fiume. Ma allora è il caso di imparare a scorrere come l'acqua del fiume, per non essere mai uguali a se stessi ma apprendere come cambiare con il mondo ascoltandone il respiro e i silenzi. Dobbiamo scorrere silenziosamente accogliendo ogni sasso che viene lanciato nel nostro letto, ogni deviazione che la terra ci impone, ogni tronco che, caduto, rappresenta un ostacolo al nostro percorso. Forse così un giorno raggiungeremo la placida calma del mare e come gocce libere vivremo dentro le tempeste del mondo, senza subirle, ma facendone parte.

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