sabato 19 novembre 2011

La musa in fuga

Illustrazione di Giacomo Bagnara
La inseguo, disperatamente, ma lei fugge, continua a correre lontana lasciandomi sulla scrivania quella sindrome da foglio bianco che crea i più forti dei disagi. L’ispirazione se n’è volata fuori dalla finestra e mi ha abbandonata lì, da sola, con la penna come se fosse scarica, la testa pulsante di tensione. Il vuoto che ha lasciato è dei più dolorosi, così ricco di significato, così intenso. 
Ma io non mi arrendo. Dopo alcuni minuti di agonia mi decido per la sua ricerca, indosso il trench e i wayfarer – le cose dall’aspetto più poliziesco che ho – e esco di corsa, pronta per l’inseguimento. Come un segugio mi muovo furtiva e convinta, con sguardi di sottecchi osservo le persone e le loro espressioni, cerco storie nei loro abiti, nei loro sguardi, nei loro odori. Per alcuni brevi istanti una fascia si trasforma in turbante indiano ed incontro un santone, ma accidenti, è Siddharta, non può essermi d’aiuto: già visto e già sentito. Cerco allora la mia musa personale nel vomito che qualcuno ha regalato alla metropolitana, subito partono flash su droga, alcool, musica. Un artista che magari ha fatto una brutta fine? Ma alla mente tornano i soliti volti noti, i 27enni maledetti, da Jimi a Kurt, passando per Janis e Jim, e da quest’anno si è poi aggiunta anche Amy. 
Mi stufo di questi cliché e mentre mi guardo intorno mi ferma una strega dotata di poteri oscuri, o perlomeno, lei si presenta così. L’esoterismo è sempre stato un argomento stimolante, Jung ci ha persino scritto dei libri e litigato con Freud, così almeno mostra Cronenberg in A dangerous method. Il tentativo di capire il reale muovendosi al di là di esso, la ricerca che si spinge in quegli interstizi che scienza e filosofia non riescono a cogliere, come se fossero trasparenti, questa è la ricerca delle verità occulte. La verità è strettamente legata col mistero, rivelata solo agli iniziati, ovvero a coloro che accettano di sottostare ad una ferrea disciplina per addentrarsi nei segreti del mondo. 
Cerco la mia strada con i Pitagorici e mi abbandono alla musica dell’universo. La strega si è rivelata, non è nient’altro che lei di ritorno, l’ispirazione mai andata via, solo nascosta nelle pieghe dell’arcano.

Direttamente da CTRL magazine.

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